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Grazie a tecnologie avanzate i laboratori White Lab sono in grado di verificare la presenza di sostanze radioattive nell’acqua destinata all’uso umano.
Effettuiamo analisi di determinazione dell’attività del Radon, della Dose Indicativa Totale, e dell’attività del Trizio.
La popolazione umana è naturalmente esposta a radiazioni ionizzanti. Nella crosta terrestre sono infatti presenti radionuclidi che, per processi fisici di varia natura, penetrano nell’acqua e negli alimenti e vanno a costituire ca. il 12% dell’esposizione complessiva di una persona a radiazioni (stime effettuate dall’UNSCEAR, Commissione Scientifica delle Nazioni Unite).
Per quanto concerne il Radon, l’esposizione è solo per un 10% dovuta a ingestione: trattandosi di un gas radioattivo è in grado di migrare dalla fase acquosa e di accumularsi nell’aria degli ambienti chiusi e viene pertanto inalato.
A tutto ciò va sommata l’esposizione a radiazioni di origine antropica presenti nelle acque e nei cibi. Queste costituiscono un rischio per la salute umana analogo a quelle di origine naturale, ma l’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede strategie di controllo differenti per monitorare l’origine delle componenti radioattive.
Il D.Lgs. 15 febbraio 2016, n. 28 (recepimento direttiva 2013/51/EURATOM del Consiglio) e il successivo decreto del Ministero della Salute del 2 agosto 2017, stabiliscono i limiti in materia di sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al consumo umano.
Il Decreto si applica a:
- Tutte le acque trattate o non trattate, destinate ad uso potabile, per la preparazione o la cottura di cibi e bevande o per altri usi domestici, a prescindere dalla loro origine, siano esse fornite tramite una rete di distribuzione, mediante cisterne, in bottiglie o altri contenitori
- Tutte le acque utilizzate in un’impresa alimentare per la fabbricazione, il trattamento, la conservazione o l’immissione sul mercato di prodotti o sostanze destinati al consumo umano
I parametri devono essere rispettati nei seguenti punti:
- Per le acque fornite attraverso una rete di distribuzione idrica nel punto in cui queste fuoriescono dai rubinetti
- Per le acque fornite da una cisterna, nel punto in cui fuoriescono dalla cisterna
- Per le acque confezionate in bottiglie o altri contenitori, nel punto in cui sono imbottigliate o introdotte nei contenitori
- Per le acque utilizzate nelle imprese alimentari, nel punto in cui sono utilizzate nell’impresa
Il Decreto non si applica:
- Alle acque minerali naturali riconosciute come tali ai sensi del decreto legislativo 8 ottobre 2011, n. 176, che attua la direttiva 2009/54/CE
- Alle acque medicinali ai sensi del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, che attua la direttiva
Con White Lab è possibile verificare la presenza di sostanze radioattive nelle acque destinate al consumo umano in base ai requisiti di legge.
Scopri la gamma di analisi
Analisi in materia di sostanze radioattive
- Determinazione dell’attività del Radon: analisi accreditata secondo UNI 11261:2008
- Dose Indicativa Totale, secondo UNI 11260:2008 (Determinazione del contenuto di attività α e β totale mediante scintillazione liquida)
- Attività del Trizio (3H), secondo ISO 9698:2010 (Determinazione del contenuto di attività di trizio mediante scintillazione liquida)
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